Pagine

lunedì 12 agosto 2013

Focus on line

Scommetto che tutti voi conoscerete la rivista "Focus"; ebbene, questa è la versione on line. Nella striscia iniziale si vede questa organizzazione: Forum,  Newesletter, Edicola
Gli argomenti sono: Scienza, Ambiente, Cultura,Teconologia, Comportamento, blog, iFocus

Questo è il rpimo articolo che ho trovato nella sezione "Scienza":
http://www.focus.it/community/cs/forums/189/ShowForum.aspx

Energia pulita... dall'acqua sporca

Tirare lo sciacquone e generare elettricità? Non è fantascienza, si può già fare, grazie a batteri molto voraci.

"Ricordati di tirare l'acqua, che risparmi sulla bolletta": in futuro una frase del genere potrebbe non essere così improbabile. Photo credit: manlio.gaddi, Flickr
"Ricordati di tirare l'acqua, che risparmi sulla bolletta": in futuro una frase del genere potrebbe non essere così improbabile. Photo credit: manlio.gaddi, Flickr

Riuscite a immaginare qualcosa di più disgustoso delle acque nere di fogne, impianti industriali o allevamenti animali? Eppure anche questi liquidi di scarto potrebbero risultare preziosi: un ricercatore statunitense sta lavorando a un progetto per ricavare elettricità dai batteri che li popolano.

Vecchie conoscenze, nuove applicazioni

Bruce E. Logan della Pennsylvania State University è da tempo impegnato nella ricerca sulla cella a combustibile microbiologica (microbial fuel cell, MFC), un dispositivo in grado di generare corrente dall'acqua sporca imitando le interazioni batteriche che vi avvengono in natura.

L'utilizzo dei batteri degli scarichi per la produzione di energia elettrica è una possibilità conosciuta dal primo decennio del 1900, ma finora si pensava di dover utilizzare costose e tossiche sostanze chimiche per far spostare gli elettroni dai batteri all'elettrodo, e altri composti, come il glucosio, per continuare ad alimentare i batteri.

Che cosa sono le celle a combustibile?
Un altro modo originale per generare elettricità: la corrente elettrica... a criceti
Uno schema illustra il funzionamento della pila microbiologica per acque reflue. Credit: Bruce Logan Pennsylvania State University
Uno schema illustra il funzionamento della pila microbiologica per acque reflue. Credit: Bruce Logan Pennsylvania State University

Ma come funziona la cella combustibile a microbi?

Se si sfruttano i batteri già naturalmente presenti nelle acque nere non è necessario aggiungere altre sostanze chimiche per generare elettricità. La pila microbiologica è costituita da due compartimenti, ciascuno contenente un elettrodo, l'anodo e il catodo. Le due camere, una in assenza e l'altra in presenza di ossigeno, sono separate da una membrana semipermeabile che consente lo scambio di protoni.

Normalmente i batteri presenti nelle acque nere trasferiscono gli elettroni prodotti durante il consumo del loro cibo (le sostanze organiche) all'ossigeno. Ma posti nel comparto dell'anodo, che si trova in assenza di ossigeno, sono costretti a cedere gli elettroni prodotti direttamente all'elettrodo, che li trasferisce al catodo. La differenza di potenziale tra un elettrodo e l'altro produce energia. Nella camera del catodo, gli elettroni si riuniscono ai protoni passati attraverso la membrana e combinandosi insieme all'ossigeno producono acqua come sottoprodotto.

La produzione energetica avviene così durante il normale e continuo processo di trattamento delle acque nere da parte dei batteri. Il gruppo di ricerca di Logan è già riuscito a ricavare 

elettricità dagli scarichi domestici, dai reflui industriali e dagli allevamenti.

Nella sezione "Ambiente": http://blog.focus.it/effetto-terra/2013/08/07/anno-2012-un-anno-da-record/

Riscaldamento globale: 2012, un anno da record

È vero che il 2012 è stato un anno relativamente poco caldo. Dati pubblicati già da qualche mese dicono che il 2012 è stato “soltanto” il decimo anno per temperaturemedie dal 1850 ad oggi.
Ma una ricerca appena pubblicata dal NOAA, il centro per lo studio del clima degli Stati Uniti, dimostra come l’anno da poco trascorso sia comunque stato un anno ricco di record (leggi anche qui).
“Innanzi tutto va detto – ha sottolineato Tom Karl, direttore del NOAA – che latemperatura relativamente bassa è stata causata dalla presenza de “la Nina”, una corrente fredda dell’Oceano Pacifico, che negli ultimi anni ha raffreddato l’Oceano stesso e conseguentemente grandi aree del pianeta”. Ma se si togliesse l’influenza di tale corrente marina la temperatura media del pianeta per il 2012 sarebbe ben più alta di quella segnata.
Ma in Artico le temperature alla superficie della Terra sono state di due volte superiori rispetto a latitudini inferiori.
Secondo vari ricercatori del NOAA queste che sembrano anomalie rispetto alle medie sono, in realtà, segno di un andamento che si sta ripetendo anno dopo anno.
Ecco i record (di cui non andare fieri)
Ma quali sono i record del 2012 secondo lo studio del NOAA?
1. È stato l’anno record per la perdita di ghiacci artici. Ed è stato anche il 22mo anno consecutivo di ritiro dei ghiacci del Polo Nord. Il trend di ritiro dei ghiacci è in crescita e il 2012 è stato l’anno record.
2. Il contenuto di calore degli oceani si è avvicinato al valore record. Il contenuto di calore è la differenza tra il calore assorbito e quello emesso.
3. Il livello dei mari è risultato di 3,6 cm superiore alle medie.
4. Una riduzione record della copertura delle nevi durante il mese di giugno su tutto l’emisfero settentrionale del pianeta.
5. Una riduzione record dei ghiacci che circondano l’Antartide durante l’estate, da 34 anni a questa parte.
6. Record di presenza di anidride carbonica nell’atmosfera che ha raggiunto le 392 parti per milione (nel 2013 si è superato le 400 ppm)
Insomma un anno con una temperatura relativamente bassa, ma con tanti, tanti sintomi che devono far riflettere sui cambiamenti climatici e non dell’intero pianeta.
Nella rubrica "Blog", ho invece trovato "Too lazy to do it"; una divertente rubrica che lancia una serie di spunti. Non sono riuscita a completare la lettura dell'articolo, forse perché non ero ancora registrata. Adesso ho fatto la registrazione e in seguito vi farò sapere.
http://blog.focus.it/too-lazy-to-do-it/
Un'idea tutta hotel e bottega

Anche a voi prende un po’ di pessimismo alla vista dei tanti negozi chiusi in città, a causa della crisi? Facciamoci passare subito l’attimo di scoramento: sentite cosa si sono inventati a Vienna per combattere la giungla di saracinesche abbassate! Il progetto si chiama Urbanauts e (per ora) ha trasformato l’ex sartoria Die Schneiderin in un esclusivo loft adibito a camera d’albergo, con tanto di letto king size, minibar, iMac e due biciclette in dotazione! Una sorta di “albergo diffuso” volto alla riqualificazione degli esercizi commerciali dismessi. Il principio di base è far vivere ai turisti un’esperienza diversa a stretto contatto con la cultura locale: oltre alla camera da letto, ricavata negli spazi che furono della bottega, gli avventori possono infatti usufruire di tutti i servizi tipici degli alberghi, con la particolarità di averli dislocati lungo il quartiere (sono infatti affidati alla comunità locale). Come? La prima colazione viene servita …



Nessun commento:

Posta un commento