Vi dico da cosa sono partita: dalla lettura di 2 libri. Non pensiate che sia una cosa peregrina: io sono una bibliofila e credo fermamente che la lettura di un libro possa cambiare la vita. Il primo l'ho comprato per mia figlia, un'adolescentona apatica e insopportabile, che si giusitifica della sua nullafacenza dicendo che studiare non serve. Lei non lo ha letto, io si. Ma l'anno scolastico incalzava, quello mio e quello dei miei figli, e io non avevo neppure il tempo di respirare. Ma quello di pensare sì.

"Apple ha cambiato il mondo con il Mac e da allora non ha mai smesso di innovare. Carmine Gallo vi mostrerà come tirar fuori lo Steve Jobs che c'è in voi!
Cosa farebbe Steve Jobs? Se è questa la domanda che ti poni quando devi "creare" qualcosa di nuovo, elaborare idee per far crescere la tua attività, fare le scelte giuste per la carriera o, in generale, innovare, sei sulla buona strada.
Lo slogan di Apple, Think Different, è, infatti, molto più di una brillante intuizione di marketing. È la chiave di volta su cui il genio di Cupertino ha costruito non solo l'intera azienda, ma una vera e propria filosofia di vita. È uno strumento potente, positivo, rivoluzionario che ognuno di noi può applicare in molti campi, puntando allo stesso obiettivo di Apple: essere un passo avanti a tutti per arrivare primi, sempre.
In questo illuminante libro Carmine Gallo ha analizzato i discorsi, il modus operandi, le strategie di Jobs e ha collezionato interviste con i suoi più stretti collaboratori per andare al cuore della filosofia dell'innovazione. Ne ha tratto sette principi guida, la mappa del percorso che ti porterà a un livello superiore di consapevolezza e creatività:
- Fa' ciò che ami.
- Lascia un segno nell'universo.
- Metti in moto il cervello.
- Vendi sogni, non prodotti.
- Di' mille "no".
- Crea esperienze follemente eccezionali.
- Padroneggia il messaggio.
Seguendo l'esempio del creatore della Apple, tradotto in queste pagine in metodi e strumenti pratici, scoprirai nuovi modi per sbloccare il tuo potenziale creativo, alimentarlo e metterlo al servizio dei tuoi obiettivi. L'importante è imparare le regole del gioco dai maestri giusti. E, in questo gioco, Steve Jobs è il migliore."
Il secondo libro l'ho comprato dopo essermi rotta un piede. Sembra passato un secolo, invece è un mese domani l'altro. Mi sono detta: già che non posso fare i lavori di ripristino della casa, cui di solito mi dedico a luglio, perché non farmi una cultura? Ma da dove parto? Sono partita da Internet, ma non è stato uno scherzo. Io non so nemmeno cos'è il reality training, né l'economia dualistica o il diagonal marketing (http://www.hoepli.it/libri/economia-marketing-finanza-e-management.aspx). E sono uno zero in matematica. Per fortuna ho trovato questo:

Quarta di copertina
Perché quelli che vogliono cambiare il mondo non aspettano. Lo fanno. Parafrasando un antico proverbio africano, il momento migliore per cambiare l'Italia era tanto tempo fa. Ma se non lo abbiamo ancora fatto, il momento migliore è adesso. La strada è una sola. Si chiama innovazione senza permesso. È in corso una rivoluzione che sta abbattendo antichi vizi nazionali, è la rivoluzione degli innovatori. Non la fanno riempiendo le piazze o dando l'assalto ai palazzi del potere. Ma cambiando le nostre vite: il modo in cui si fa scienza, si condivide la conoscenza, si fa impresa, si creano posti di lavoro, si producono beni, si amministra la cosa pubblica. Non sono casi isolati. È un movimento. Ci sono migliaia di startupper che il lavoro non lo cercano perché provano a crearselo inseguendo un'idea innovativa. E artigiani digitali che hanno aperto una fabbrica di oggetti sul proprio computer. E innovatori sociali che stanno modificando le istituzioni. Sta cambiando tutto perché abbiamo a disposizione la prima arma di costruzione di massa: Internet. Che non è una rete di computer, ma una rete di persone che provano a migliorare le cose senza aspettare niente e nessuno. Per questo Cambiamo tutto! è un libro sull'ottimismo. Sul perché dobbiamo essere ottimisti oggi in Italia. Il mondo attorno a noi può cambiare in meglio grazie a tre parole d'ordine: trasparenza, partecipazione, collaborazione. E alla voglia di ciascuno di noi di provarci.
Questo libro non è solo, nelle intenzioni dell'autore; c'è un "pacchetto" di servizi per mettere in rete chi voglia farlo, sotto il segno dell'innovazione, attraverso i social media (vi sconsiglio twitter: io ci sono andata e non ho capito se ero cretina io o quelli che scrivevano), attraverso il sito http://www.cambiamotutto.it/
La cosa triste è che ci siano solo gruppi appartenenti al movimento 5 stelle, che io non digerisco assolutamente. (Io sono di sinistra, ma di una sinistra operativa). Ho scritto direttamente all'autore e vi farò sapere.
Il prossimo che voglio leggere, appena qualche anima pia andrà in libreria per mio conto, è questo:
Galimberti - L'economia spiegata a un figlio
Studiare economia? Ma perchè? Studiare l'economia è essenzialmente questo: riprendere la dignità di cittadini consapevoli, rifiutare l'ignoranza inerme, prendere posto tra coloro che lottano e non fra coloro che subiscono. E poi, l'economia non è così brutta...

«… a un figlio – beh, veramente a tre: Lidia, Fabio e Adrian, nell’ordine. Ricordi, Adrian, quando eri a scuola e ti chiedevano cosa faceva tuo padre? Tu farfugliavi: economista, giornalista… economista giornalista… giornalista economista… giornalista economico… Ma, alla fine, capivano quello che faccio? No, rispondevi. Ma almeno tu lo capisci? Veramente neanch’io, confessavi. Questa mi sembra già una ragione sufficiente per scrivervi un libro…».
Fabrizio Galimberti, uno dei più autorevoli e conosciuti giornalisti economici italiani, editorialista de “Il Sole 24 Ore”, cerca di spiegare in modo semplice, chiaro ed intuitivo, come si farebbe con un figlio che è completamente a digiuno di economia, i principi di fondo e le idee fondamentali di una delle scienze più affascinanti, ma al tempo stesso considerate più oscure dalla maggior parte della gente. Partendo da “di cosa si occupa l’economia” e “cos’è l’economia“, Galimberti affronta subito le principali critiche che vengono mosse a questa scienza: una “scienza triste“, secondo molti, “una scienza senza valori”, secondo altri. Dopo alcune precisazioni sull’oggetto della scienza, l’autore entra nel vivo delle questioni, affrontando con una incredibile e disarmante semplicità nodi cruciali e “colonne portanti” dell’economia: dallo scambio alla “mano invisibile”, dai “vantaggi comparati” ai fallimenti di mercato, dalla moneta alla rivoluzione industriale.
Un testo ideale per chi, anche se completamente a digiuno di economia, vuole comprendere qualcosa in più del funzionamento del mondo, lasciandosi guidare dallo stile semplice e accattivante, seppure mai banale e sempre preciso, di un grande giornalista. Alla fine del libro non si può non concordare con l’autore ed affermare che, effettivamente, l’economia non è altro che… la scienza del buon senso!
Galimberti, Fabrizio, L’economia spiegata a un figlio,
Laterza, Roma-Bari, 2004
Laterza, Roma-Bari, 2004
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