Le invenzioni degli altri

Vi ricordate Archimede Pitagorico e la sua fida Edison? A differenza di tanti bambini, io non sognavo, da piccola, di fare l'inventore. Avevo una creatività pressante, che a volte si trasformava in cose che i più avrebbero chiamato "bugie colossali". Però la sperimentazione mi spaventava, lo studio mi affaticava, la fiducia in me difettava. Cosa è cambiato, da allora? Allora la rete non c'era. Ora, di tutte le cose che non avevo all'epoca, paradossalmente l'unica che oggi ho è la fiducia. Soprattutto quella di trovare persone con cui creare un team. Mi manca qualcuno che ami la sperimentazione e qualcuno che ami lo studio (anzi, lo abbia amato e in cambio ne abbia ricevuto competenze tecniche sufficienti a dare gambe ad una, dieci, cento idee). Intanto mi esalto a vedere le cose grandi e piccole che fanno gli altri.

Il trichecho mangia rifiuti: http://elisabettaceciliatesta.blogspot.it/2013/08/il-tricheco-che-mangia-i-rifiuti.html